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7 giugno -Studio Visit: Corinna Gosmaro featuring Miss Fanella (Maura Banfo)

Studio Visit: Corinna Gosmaro
&
“Riproduzione Fonomeccanica”
Selezione musicale di
Miss Fanella
 (Maura Banfo)

A cura di Spazio Ferramenta
martedì 7 giugno dalle ore 19
Ferramenta@sibir
Via Bellezia 8g, Torino


Spazio Ferramenta inaugura Studio Visit: un nuovo format espositivo dedicato ai giovanissimi. Per due settimane Ferramenta viene “consegnata” a un artista emergente, selezionato dal comitato curatoriale. Di volta in volta, giovani talenti ancora sconosciuti verranno presentati al pubblico e avranno la possibilità di realizzare un proprio progetto di mostra.
Un programma che rappresenta una sfida tanto per i curatori quanto per gli artisti: i primi chiamati a selezionare le giovani proposte e a costruire con loro progetti ad hoc; i secondi invitati a sperimentarsi dal punto di vista professionale. Il progetto nasce dalla volontà di Spazio Ferramenta di offrire l’opportunità a studenti e artisti non ancora affermati di crescere e di farsi conoscere.

Primo appuntamento martedì 7 giugno per l’inaugurazione della mostra di Corinna Gosmaro (1987). L’artista sceglie di riproporre in Ferramenta l’evoluzione dell’installazione You and Whose Army (Tu e l’armata di chi?) delicata e forte come l’omonima ballata dei Radiohead (album Amnesiac, 2001).

L’installazione - già esposta nelle aule dell’Accademia Albertina di Torino - si modifica e cresce in un work in progress che supera l’idea del trasporto dell’opera da una mostra ad un’altra e si avvicina all’archetipo degli interventi site-specific. Partendo dal precedente You and Whose Army, la Gosmaro genera un’installazione inedita utilizzando gli oggetti a lei cari (disegni su carta, maschere, oggetti comuni e edera) e quelli presenti nello spazio. L’identità dell’opera e l’identità di Ferramenta si mescolano in un’installazione complessa che, pur contenendole entrambe, le supera. L’artista gioca nello spazio, lo interpreta e lo riallestisce, disegnandone la nuova scenografia.

Nei disegni, ironici e delicati, un esercito di buffi personaggi che sembra prendersi beffe di noi, ci osserva mentre cerchiamo di comprendere i passaggi delle lunghe lettere, delle note a margine e degli scarabocchi dell’artista. Parole talvolta illeggibili, frasi criptiche, nuvole di sillabe e simboli non sempre decifrabili, scherzi anch’essi di una comunicazione spiritosa e non rivelata, convivono nell’istallazione. Ferramenta si trasforma in un agglomerato di iscrizioni che cela una ricerca intima, onirica; una narrazione personale leggiadra e sibillina; un flusso di coscienza che divaga e dilaga. I personaggi rappresentati nei disegni diventano allora ermetici messaggeri di pensieri, sussurrano riflessioni apparentemente illogiche, subconscie. L’illeggibilità delle parole e l’indefinibilità delle espressioni rendono l’installazione un luogo surreale, immaginifico nel quale le emozioni, come nei sogni, non si esplicitano ma trovano spazio, tutte insieme, armonicamente diffuse e confuse. Con l'opera di Corinna Gosmaro, Ferramenta diventa una contemporanea Caverna di Platone, nella quale le ombre sogghignano e le parole volano. Il pubblico, prigioniero nella Caverna, ha bisogno di abituarsi all’interpretazione, di imparare a discernere, di conoscere lentamente la realtà che trapela dalla visione di un lavoro non univoco, al quale ognuno è invitato a dare una differente interpretazione. You and Whose Army risulta un lavoro poetico, mentale, fresco ma non per questo ingenuo.


Per accompagnare la giovane artista in un battesimo espositivo importante, Spazio Ferramenta ha scelto una singolare madrina: Maura Banfo che per una sera smetterà i panni di artista già affermata e riconosciuta e sonorizzerà il vernissage della mostra. “Riproduzione Fonomeccanica” è il titolo della selezione musicale presentata da miss Fanella che renderà l’inaugurazione una piacevole occasione di festa per il pubblico di Ferramenta prima della pausa estiva. Come di consueto, in Ferramenta nulla è ciò che sembra: i ruoli si invertono, i professionisti giocano a divertirsi, i linguaggi si mescolano, l’inconsueto diventa la norma.

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