Chiacchiere con Artsiom Parchinski: l'ultima giovane scommessa di Spazio Ferramenta.
Il secondo artista del progetto a tappe Studio Visit, ha accettato di giocare nella nostra “ludoteca” e di seguire la tradizione rispondendo alle tre brevi domande di parole contratte.
Spazio Ferramenta: L'anticonformismo è l'altra faccia del conformismo.
Cosa caratterizza il tuo tempo e come ti relazioni con il pensiero dominante?
Artsiom Parchinski: Nonostante la consapevolezza dell’unità di questi due diversi aspetti, indipendentemente dalla parte dalla quale sto o scelgo di stare, credo di oppormi all’altra! è un po’ una la guerra di sopravvivenza, tra la luce e il buio, il bene e il male, dove non si capisce chi fa parte di cosa.
Credo che il mio tempo sia caratterizzato dall’assenza di fede in generale. Io voglio credere invece, voglio avere fede. L’insieme degli individui si basa sull' unione dei singoli, se può cambiare uno, si può cambiare tutti.
SF: Il pensiero contemporaneo. Eppur si muove!
Nonostante la crisi, nonostante la politica, nonostante i tempi che corrono, nonostante…
Ci segnali un’iniziativa, un’opera, una mostra che “crea pensiero”? Oppure consigliaci un libro appena pubblicato, un articolo recente, un film da vedere nelle sale.
AP: Sono abbastanza in ritardo su tutto ciò che è nuovo, sono parecchio acontemporaneo. Guardo i film vecchi, leggo i libri vecchi, sono vecchio, però le mostre le vedo nuove! ma non mi ricordo che qualcosa ultimamente mi abbia colpito cosi forte da segnalarvelo. Le cose vecchie sono facili da scegliere. E’ difficile che tra i classici si trovi della roba cattiva, il tempo fa il suo lavoro di filtraggio. Forse mi perdo qualcosa della vita…
SF: Featuring.
Hai in mente il progetto ideale, ma ti serve un collaboratore con competenze diverse dalle tue. Con chi sceglieresti di lavorare?
AP: E’ difficile questa. Più che altro chi sceglierebbe di lavorare con me? Quando lavoro divento piuttosto esigente e rompiscatole. Poi dipende da cosa ho bisogno per il progetto. Forse per il progetto ideale ci vuole anche un collaboratore ideale, chi può esserlo? Dio? Ma con lui sarei di troppo io!